mercoledì 3 novembre 2010

Solo una parola?

Sempre più spesso, sento la parola “inutile” sulla bocca della gente.

Parlando con gli amici, alla radio, per televisione sempre più spesso.

Per strada mi capita di passeggiare e intercettare uno stralcio di discussione e mi succede di sentire una frase come: “E’ inutile che…”. Di solito guardo in faccia chi lo ha detto.

Sono io che ho sviluppato, da qualche anno a questa parte, una particolare sensibilità a quella parola?

E’ una mia impressione oppure davvero stiamo vivendo un’epoca così inutile?

Fa parte della nostra società, del nostro quotidiano, della nostra vita?

Forse le persone stanno raggiungendo un livello di consapevolezza. La consapevolezza di quanto di superfluo c’è nel nostro tempo. Davvero superfluo, che va ben oltre il consumare.

Allora penso al contrario. Al concetto di necessario.

Cosa c’è di davvero necessario in quello che facciamo ogni giorno?

Che percentuale di spostamenti, movimenti, oggetti risponde a una vera necessità?

Se penso a ciò che è necessario nella mia vita non penso, ovviamente, solo ai bisogni fisiologici. Penso anche a tutto quello che mi aiuta a sognare, che nutre, la mia mente la mia curiosità. Al sacrosanto bisogno dell’uomo di conoscere, scoprire, conquistare.

Ma invece cosa devo fare ogni giorno, quali sono quelle che credo le mie priorità?

Ogni giorno vola veloce e sommando il tempo che impiego per cose inutili credo occupi una percentuale piuttosto alta.

Allora inutile è una parola che incarna questo momento. Quello che sta succedendo. Il vuoto. La noia. La noncuranza. La paralisi nell’impossibilità di dire “No grazie, non mi serve”. Non serve a me, al mio sentire. Al mio spirito, al mio corpo, alla mia mente.

Oppure è solo una parola come un’altra?

2 commenti:

maria ha detto...

Sono stata alla inaugurazione e tornerò sicuramente, probabilemnte questo sabato. Mi è stato chiesto di lasciare qualcosa di inutile che avevo in borsa, ma paradossalmente non ho trovato nulla. Allora mi sono chiesta se il senso di inutilità che mi pervade non sia reale e che invece la mia vita sia piena di cose UTILI... ma poi mi sono risposta che forse si tratta di mancanza di una consapevolezza di inutilita'!

Ne riparleremo!!

Comunque sono stata affascinata, ho trovato il tutto molto creativo, ci sarebbe da disquisire sulla inutilità dell'essere creativi......

E ho apprezzato molto la vostra capacità di auto ironia.

Anche la scelta dei luoghi, la organizzazione della mostra , ho trovato tutto molto azzeccato.
Oltre ovviamente alle opere esposte, alcune mi hanno coinvolto molto.
Tornerò a trovarvi, magari in un momento meno affollato.

E non mi farò trovare impreparata, porterò qualcosa di inutile da lasciarvi.

Maria

Silla Guerrini ha detto...

Grazie Maria, siamo molto contenti che l mostra a Cento trovi il favore del pubblico. E' importante! Seguici ne faremo delle belle.
Un abbraccio inUTILE!