venerdì 11 febbraio 2011
martedì 1 febbraio 2011
Obbiettivo raggiunto: cultura salvata!



Grande interesse anche per installazione del gruppo degli inUTILI che aveva come titolo “Passaggio obbligato?” una stanza con il pavimento ricoperto di libri che al passaggio dei visitatori emettevano lamenti: di dolore in nome della cultura calpestata.All’ingresso della stanza il testo:
“I visitatori sono invitati a riflettere se entrare o meno nella prossima stanza. L’ingresso prevede un’assunzione di responsabilità da parte del visitatore che entrando mette in pericolo la propria incolumità. Il rischio di inciampare nella cultura è elevatissimo. Chi volesse entrare, in ogni caso, è pregato di prestare la massima attenzione durante il transito.” L’installazione ha riscosso un grande successo in tutti i visitatori di tutte le generazioni. Chi l’ha definita geniale, chi agghiacciante, chi si è divertito a calpestare sentendo “Ahi, Ahi, mi fai male” chi si è rifiutato di entrare, chi si è tolto le scarpe per non rovinare i libri. La mostra è stata visitata da migliaia di persone, qualcuno è ritornato portando amici, qualcuno ha mandato sms d’invito alle persone che conosceva. Durante la notte bianca l’affluenza è stata davvero importante dalle 18 alle 24 il flusso di visitatori è stato ininterrotto. Le scale di accesso, le stanze erano sempre affollate, piene di gente curiosa di vedere la mostra degli inUTILI, di cui hanno sentito tanto parlare in città. Durante Art White Night alle 18.30 sono stati presentati anche i video "Comunque è tutto inutile" di Marco Testa regia Francesca Fini con Fabi Lunablu, stessa regia per "Note OFF". Alle 21 Sciandra con la sua performance “Cartapesta” è partita dalla fontana del Nettuno del Giambologna, idealmente simbolo della cultura artistica nella nostra città, percorrendo la linea retta di Via degli Orefici, dopo essere passata sotto il Voltone del Podestà è arrivata a Casa Bolognini. Al passaggio della performer sotto al duecentesco terrazzino del Palazzo è scesa una pioggia di pagine che hanno generato un verso di stupore nei presenti. La gente si è immediatamente avventata a raccogliere le pagine per salvarle, molti se ne sono andati con manciate tra le mani. Sciandra vestita di bianco con una enorme gonna di pagine, portava pile di libri in grembo, incapace di tenerli ad ogni passo ne perdeva uno, due, tutti. I presenti erano invitati ad aiutarla nel faticoso compito di “sorreggere la cultura”. All’interno della sala la performance è stata seguita in religioso silenzio. Le opere dei 19 (di 30) artisti del gruppo degli inUTILI sono state apprezzate e hanno sicuramente raggiunto lo scopo della mostra quello di stimolare e far riflettere attraverso piccoli stimoli (shock) terapeutici. Durante la mostra sono stati distribuiti sia il secondo catalogo “I care – Shock Therapy” di Marco Testa con le opere presenti sia il primo importante catalogo inUTILI, Minerva Edizioni di Franco Basile. Gli artisti inUTILI in esposizione sono stati Stefano Aspiranti (Puff), Stefano Dall’Omo, Susanna de Paolis, Liviana Di Francesco, Susanna Gerardi (Sciandra), Giorgio Granozio, Luca Guenzi, Silla Guerrini, Luciano LeoNbruni, Federica Mazzoni, Marco Nerieri, Roberto Parmeggiani, Salvatore Pellitteri, Angelo Rambaldi, Marco Rendina, Enzo Sbarra, Laura Soprani, Stefania Ugolini, Giovanni Oscar Urso. Curati da Marco Testa, Alessandra De Bianchi, Valentina Filice, Chiara Ronchini, Olivia Turchi Una notizia importante è che i libri calpestati, quelli che si sono salvati, sono stati donati a una cooperativa di Bologna che li utilizzerà per la biblioteca della propria sede. Obbiettivo raggiunto: cultura salvata! www.artesangemini.it - ristorartelibero@libero.it www.inutili.info - inutilman@libero.itsabato 29 gennaio 2011
Intervista su Telesanterno del 28 gennaio 2011
lunedì 17 gennaio 2011
"Passaggio obbligato?" e "Cartapesta"

Passaggio obbligato?
Installazione collettiva degli inUTILI
Cartapesta
Performance di Sciandra
Nessuna soluzione in periodi di crisi può essere indolore, ma il modo per risanare il bilancio del nostro sofferente paese non è certo sezionando, mortificando il patrimonio culturale al quale appartengono cinema, spettacoli, musei, siti archeologici, centri urbani, luoghi paesaggistici, uomini e menti che lavorano in questi ambiti e che rappresentano il ricco ed indispensabile humus sul quale si formeranno le future generazioni. Il tema è ovviamente quello della cultura calpestata, mortificata. (O.T.)
Nell’installazione collettiva degli inUTILI dal titolo: “PASSAGGIO OBBLIGATO?” viene allestita una stanza piena di libri pronti ad essere immolati per la causa della cultura. Un'invito alla riflessione, se sia davvero obbligatorio passare sopra alla nostra cultura.
Cartapesta, la performance che si svolgerà per la notte bianca, il 29 gennaio dalle 21, durante la quale l’artista inUTILE Sciandra interagirà con l’ambiente, secondo la sua logica dello ”Sciandring”: l’arte in movimento. Negli storici saloni di Torre Alberici e Casa Bolognini muovendosi lievemente vestita di pagine, strappate, violate, umiliate porterà faticosamente in grembo, libri che persa la loro funzione originaria diventano il mezzo per provocare lo spettatore.
Una Shock Therapy che ci rende protagonisti attoniti e spettatori divertiti e ci induce a riflettere sui temi più attuali della nostra storia collettiva.
I CARE - SHOCK THERAPY per inUTILI
Casa Bolognini, Torre Alberici, Via Santo Stefano, 4 (Bologna), ormai è il quartiere generale inUTILE! Aperto a tutti dal 27 al 31 gennaio. Dalle 10 alle 24. Ingresso libero.
Durante la Art White Night vi sarà la presentazione di due video Comunque è tutto inutile e Note Off realizzati da Francesca Fini con Fabiana Aniello, Marco Casolino e Marco Testa.
(Foto di Enzo Sbarra)
mercoledì 29 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
I CARE - SHOCK THERAPY per inUTILI

Casa Bolognini, Torre Alberici
Via Santo Stefano, 4 - Bologna
27 - 31 gennaio 2011
Vernissage: 27 gennaio. Ore 18.30
Orario: 10 - 24
Ingresso libero
Curatori: Marco Testa, Alessandra De Bianchi, Valentina Filice, Chiara Ronchini, Olivia Turchi
Autori inUTILI: Stefano Aspiranti (Puff), Stefano Dall’Omo, Susanna de Paolis, Liviana Di Francesco, Susanna Gerardi (Sciandra), Giorgio Granozio, Luca Guenzi, Silla Guerrini, Luciano LeoNbruni, Federica Mazzoni, Marco Nerieri, Roberto Parmeggiani, Salvatore Pellitteri, Angelo Rambaldi, Marco Rendina, Enzo Sbarra, Laura Soprani, Stefania Ugolini, Giovanni Oscar Urso.
Genere: Arte Contemporanea Collettiva
www.artesangemini.it - ristorartelibero@libero.it
www.inutili.info - inutilman@libero.it
La mostra “SHOCK THERAPY”, inserita tra gli eventi Arte Fiera OFF di Art First Bologna 2011, è la prima mostra che inaugura il progetto di Marco Testa “I CARE” nel quale si chiede a giovani curatori d’arte, posto un titolo all’evento, di occuparsi specificatamente degli artisti, dell’allestimento delle opere e di un testo critico.
Marco Testa, ha selezionato i giovani curatori Alessandra De Bianchi, Valentina Filice, Chiara Ronchini, Olivia Turchi, che insieme a lui cureranno 19 artisti del gruppo degli inUTILI: un movimento d’arte e di pensiero, nato a Bologna nel 2009.
Durante la Art White Night del 29 gennaio, si svolgerà la perfomance dell’artista Sciandra.
In una società che globalmente sta vivendo una crisi così profonda da coinvolgere persino le dinamiche culturali e tanto ampia da non riuscire ancora a stimarne realisticamente gli effetti presenti e futuri, ci si chiede quale possa essere il ruolo dell’arte, apparentemente un’inUTILE categoria che sempre con più difficoltà riesce a strappare l’attenzione di politiche blindate all’autoconservazione. In un mondo sempre più distante dalle reali esigenze del vivere quotidiano, in un mondo in cui ci riconosciamo sempre meno, in un mondo sempre più insensibile ad investire in cultura poiché la sua incidenza economica si muove in percentuali insignificanti sui PIL nazionali, ci si chiede quali inUTILI sforzi l’arte debba compiere per giustificare la sua sopravvivenza.
“SHOCK THERAPY” è il tentativo di riprendere il controllo delle nostre vite. Mentre tutto può sembrare incline ad un imbarbarimento di valori, anche spirituali, dove l’economia è divenuta virtualità autoreferenziale, come quella finanziaria, dove la comunicazione sembra essere stata fagocitata dai mass media, dove tutto sembra pronto a implodere da un momento all’altro, ci sono sentori di uno shock culturale in atto, una sorta di shock terapeutico di sopravvivenza. Una terapia d'urto culturale si può realizzare attraverso la creatività, coscienti di una sua inutilità solo apparente, dal momento che essa mette in moto sinergie e pensieri che, attraverso l’ironia, la provocazione, la riscoperta di emozioni sopite, permette di poter distinguere, e dunque scegliere individualmente, ciò che non ci appartiene. L’utilità di poter scegliere rende gli uomini liberi, liberi di pensare persino di poter cambiare un mondo che non piace più. Non attraverso formule utopistiche ma utilizzando la forza dell’aspetto ludico della vita quotidiana. La rottura di schemi precostituiti ha messo in evidenza le contraddizioni di una società, innescando involontariamente la ricerca di nuovi mezzi, di nuove strade espressive e comunicative. La creatività attraverso forme d’arte ha sempre stimolato il progresso dell’umanità. Fin dal Paleolitico, quando l’uomo riusciva a malapena a soddisfare i propri bisogni primari, ha avuto bisogno di segnare e arricchire la propria vita di forme artistiche. Già questo dovrebbe far comprendere la forza e l’importanza di un valore che, seppur inUTILE, permette di creare le dinamiche utili a migliorare la qualità dei luoghi e il senso della vita quotidiana delle persone. Chi rimane insensibile al crollo di Pompei, chi è pronto a scaricare le proprie responsabilità per il dissesto culturale del nostro mondo, non può non accorgersi che l’arte può essere uno dei mezzi culturali per rivoluzionare un pensiero, una filosofia di vita.
Marco Testa
lunedì 13 dicembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
Pecore & Zampogna... e tanta merda!
Il video di Roberto Mioli, vero piacere per le orecchie. CONSIGLIO: volume a palla!
lunedì 22 novembre 2010
C’è ancora chi crede nella cultura.

domenica 14 novembre 2010
13 novembre 2010 - Rocca di Cento
Mangia la foglia
Compagnia dello Zukkero
Il 13 novembre alla Rocca di Cento, si è svolta, durante la mostra degli inUTILI la performance della Compagnia dello Zukkero, gruppo ospite che ha contribuito a realizzare atmosfere di rara inUTILITA’.
Compagnia dello Zukkero sono Alessandra Adriana e Riccardo.
Interpreti in situ sono state Alessandra e Adriana che dopo avere sparso foglie sulle scale di accesso al piano superiore dove sono esposte le opere degli inUTILI, hanno distribuito fette di pane come fossero orme da seguire sui gradini. Siamo saliti tra foglie e fette e briciole di pane consapevoli dell’importanza di calpestare o meno quelle foglie o quelle fette di pane con tutta la sacralità che queste ultime indubbiamente rappresentano e la sensazione delle prime.
Siamo arrivati nella sala dell’ala nord est della Rocca dove era stato allestito un tappeto di foglie con intorno 14 morbidi cuscini dove siamo stati invitati ad accomodarci dalla voce di Riccardo che, tramite una connessione Skype, da Roma ha fatto da regia alla performance cfacendoci ascoltare musica di Beppe Cesari della scuola Merry Melodies di via Piella a Bologna, e impartendoci semplici indicazioni.
Una volta accomodati è stata delicatamente consegnata a ognuno dei 14 partecipanti una manciata di belle foglie dai caldi colori autunnali, giallo arancio rosso. Foglie di forma e dimensione diverse, con il loro fresco profumo.
Siamo rimasti così con quel dono naturale tra le mani mentre Alessandra e Adriana, che indossavano delle maschere semitrasparenti e una tuta blu, stimolavano i nostri sensi, i nostri corpi ad apprezzare quanto di semplicemente sorprendente arriva dal contatto con gli elementi della natura.
Ci hanno stropicciato delle foglie vicino alle orecchie, ci hanno invitato a concentrarci sul tatto, hanno accarezzato i nostri volti con i margini delle foglie.
Poi ogni manciata che tenevamo tra le mani l’abbiamo messa dentro ad un sacchetto trasparente che abbiamo chiuso, imitando le performer, formando un involucro pieno di aria e foglie, ogni sacchetto traslucente e voluminoso legato insieme agli altri ha assunto ai nostri occhi la forma di una chioma che Adriana, nel frattempo si era cambiata con abiti dai colori che ricordano le cortecce, ha indossato come fosse un albero, e muovendosi ha generato la suggestione acustica degli alberi mossi dal vento.
Riccardo ci ha invitati a seguirla “segui-te-là”, “segui-te-là”, lo abbiamo fatto tutti, siamo arrivati così nel cortile interno della Rocca, un ampio spazio a pianta quadrata con imponenti mura di mattoni e con un antico pozzo.
Adriana continuava a muoversi come fosse un albero, che irrequieto soffre delle violenze che l’uomo infligge sulla natura.
Dalle finestre del piano superiore Alessandra ha gettato una cascata di foglie che è scesa come un rito purificatore sulle nostre teste.
Una bambina, Nina, ha detto con lo stupore dell'infanzia: “sembra una nevicata!”.
Alessandra e Adriana hanno portato tutto il pane all’esterno della Rocca per nutrire gli animali, gli uccelli, come a completare il ciclo della natura. Le foglie e le briciole di pane poi sono state sparse nella terra, lasciate al loro naturale destino.
Grazie Compagnia dello Zukkero, ci avete invitato a vivere un po’ di più a contatto con la natura e con le cose semplici, ma importanti della vita.
martedì 9 novembre 2010
Mangia la foglia

mercoledì 3 novembre 2010
Solo una parola?

Sempre più spesso, sento la parola “inutile” sulla bocca della gente.
Parlando con gli amici, alla radio, per televisione sempre più spesso.
Per strada mi capita di passeggiare e intercettare uno stralcio di discussione e mi succede di sentire una frase come: “E’ inutile che…”. Di solito guardo in faccia chi lo ha detto.
Sono io che ho sviluppato, da qualche anno a questa parte, una particolare sensibilità a quella parola?
E’ una mia impressione oppure davvero stiamo vivendo un’epoca così inutile?
Fa parte della nostra società, del nostro quotidiano, della nostra vita?
Forse le persone stanno raggiungendo un livello di consapevolezza. La consapevolezza di quanto di superfluo c’è nel nostro tempo. Davvero superfluo, che va ben oltre il consumare.
Allora penso al contrario. Al concetto di necessario.
Cosa c’è di davvero necessario in quello che facciamo ogni giorno?
Che percentuale di spostamenti, movimenti, oggetti risponde a una vera necessità?
Se penso a ciò che è necessario nella mia vita non penso, ovviamente, solo ai bisogni fisiologici. Penso anche a tutto quello che mi aiuta a sognare, che nutre, la mia mente la mia curiosità. Al sacrosanto bisogno dell’uomo di conoscere, scoprire, conquistare.
Ma invece cosa devo fare ogni giorno, quali sono quelle che credo le mie priorità?
Ogni giorno vola veloce e sommando il tempo che impiego per cose inutili credo occupi una percentuale piuttosto alta.
Allora inutile è una parola che incarna questo momento. Quello che sta succedendo. Il vuoto. La noia. La noncuranza. La paralisi nell’impossibilità di dire “No grazie, non mi serve”. Non serve a me, al mio sentire. Al mio spirito, al mio corpo, alla mia mente.
Oppure è solo una parola come un’altra?
martedì 2 novembre 2010
Sabato 6 novembre ore 18 - Pecore & Zampogna

lunedì 1 novembre 2010
Secondo we di apertura della mostra degli inUTILI

Il secondo week end di apertura della Rocca, nonostante la pioggerellina, l’umidità e il deleterio cambio dell’ora, non ha scoraggiato i visitatori, che sono stati numerosi, oltre 200 presenze tra il sabato e la domenica.
Le sale del piano superiore della Rocca sono estremamente suggestive. La recente ristrutturazione, ha reso gli ambienti accoglienti ma sobri. La varietà delle nostre opere inUTILI, ha trovato nelle varie sale collocazioni suggestive che contribuiscono a valorizzarle.
I numerosi visitatori, incuriositi e sorpresi, guardando le opere esposte si trovano di fronte a molteplici stimoli, a spunti di riflessione, a occasioni per sorridere o stupirsi, oltre agli inevitabili punti di domanda stampati sulla fronte.
Opere multimediali, interattive, quadri, foto, sculture, marchingegni, video, installazioni, raccontano storie, denunciano disagi o stanchezze nei confronti della nostra società contemporanea, oppure rimangono piacevolmente sospese nel puro divertimento. Ogni artista secondo il proprio linguaggio, i propri sentimenti. Il proprio stile.
Tutto apparentemente all’insegna dell’inUTILITA’: una grande occasione (è importante osservare che inUTILI è scritto con “in” minuscolo e il “resto” tutto maiuscolo).
Una bella scusa, una provocazione, non solo per ridere e divertirsi, ma per far sentire la voce di ognuno di noi attraverso un canale estremamente trasversale. Quello dell’arte.
Fino al 21 novembre 2010 alla Rocca di Cento, Ferrara.