Siamo inUTILI, ne siamo consapevoli.
Noi inUTILI persi in un mondo di inUTILI.
Noi consapevoli.
La percezione della nostra inUTILITÀ
ci regala un senso di leggerezza e di benessere ritrovato.
Le stressanti corse quotidiane, l’aggressività verbale, l’individualismo
e i modi di essere di questi anni, non ci piacciono.
Non ci piace il consumismo ad ogni costo,
non ci piace la repentina mutevolezza degli stili
e delle mode atta solo a far spendere e comprare.
Non ci piace quello che stiamo vivendo:
un mondo pieno di rifiuti, dove esseri viventi meravigliosi,
animali che dovrebbero abitare gli abissi sono costretti a cercare
in superficie, nell’aria che non è loro elemento, la via di salvezza,
per scappare da una natura snaturata che non li può più ospitare.
Ostacolare, sovvertire, trasformare, entropia.
Capovolgere l’alfabeto della nostra vita
NNNNNNNNN... in fondo siamo INUTILI...
Noi siamo inUTILI ma non impotenti
e possiamo scegliere, questa è la nostra forza.
Anziché azzuffarci verbalmente in sterili scontri faziosi
di dichiarazioni politiche o sociali, ci rifugiamo nel bel gioco
del paradosso dell’inUTILITÀ, con ironia e fare dissacratore.
Esprimiamo, attraverso l’inUTILITÀ,
il nostro dissenso da un mondo che sempre meno ci rappresenta.
Siamo inUTILI. Facciamo opere d’arte, fotografie, pensieri,
sculture meccaniche e non, installazioni, scriviamo racconti, dipingiamo,
facciamo performance, ci esprimiamo inUTILMENTE, ma con estremo divertimento.
Vogliamo appartenere a un gruppo, il nostro: gli inUTILI,
aperto a chiunque voglia riconoscere la propria inUTILITÀ insieme a noi,
perché è dalla condivisione delle esperienze e delle competenze che nasce la gioia,
il piacere di stare insieme divertendosi, lontani dall’utopia,
consapevoli della nostra inUTILITÀ.
Portiamo delle maschere, non perché abbiamo qualcosa
da nascondere, ma per puro gioco, quello di non prendersi sul serio,
con l’intenzione di essere sinceri in un mondo che non lo sa più essere.
Almeno ci proviamo.
Ma tanto è tutto inutile!