Mangia la foglia
Compagnia dello Zukkero
Il 13 novembre alla Rocca di Cento, si è svolta, durante la mostra degli inUTILI la performance della Compagnia dello Zukkero, gruppo ospite che ha contribuito a realizzare atmosfere di rara inUTILITA’.
Compagnia dello Zukkero sono Alessandra Adriana e Riccardo.
Interpreti in situ sono state Alessandra e Adriana che dopo avere sparso foglie sulle scale di accesso al piano superiore dove sono esposte le opere degli inUTILI, hanno distribuito fette di pane come fossero orme da seguire sui gradini. Siamo saliti tra foglie e fette e briciole di pane consapevoli dell’importanza di calpestare o meno quelle foglie o quelle fette di pane con tutta la sacralità che queste ultime indubbiamente rappresentano e la sensazione delle prime.
Siamo arrivati nella sala dell’ala nord est della Rocca dove era stato allestito un tappeto di foglie con intorno 14 morbidi cuscini dove siamo stati invitati ad accomodarci dalla voce di Riccardo che, tramite una connessione Skype, da Roma ha fatto da regia alla performance cfacendoci ascoltare musica di Beppe Cesari della scuola Merry Melodies di via Piella a Bologna, e impartendoci semplici indicazioni.
Una volta accomodati è stata delicatamente consegnata a ognuno dei 14 partecipanti una manciata di belle foglie dai caldi colori autunnali, giallo arancio rosso. Foglie di forma e dimensione diverse, con il loro fresco profumo.
Siamo rimasti così con quel dono naturale tra le mani mentre Alessandra e Adriana, che indossavano delle maschere semitrasparenti e una tuta blu, stimolavano i nostri sensi, i nostri corpi ad apprezzare quanto di semplicemente sorprendente arriva dal contatto con gli elementi della natura.
Ci hanno stropicciato delle foglie vicino alle orecchie, ci hanno invitato a concentrarci sul tatto, hanno accarezzato i nostri volti con i margini delle foglie.
Poi ogni manciata che tenevamo tra le mani l’abbiamo messa dentro ad un sacchetto trasparente che abbiamo chiuso, imitando le performer, formando un involucro pieno di aria e foglie, ogni sacchetto traslucente e voluminoso legato insieme agli altri ha assunto ai nostri occhi la forma di una chioma che Adriana, nel frattempo si era cambiata con abiti dai colori che ricordano le cortecce, ha indossato come fosse un albero, e muovendosi ha generato la suggestione acustica degli alberi mossi dal vento.
Riccardo ci ha invitati a seguirla “segui-te-là”, “segui-te-là”, lo abbiamo fatto tutti, siamo arrivati così nel cortile interno della Rocca, un ampio spazio a pianta quadrata con imponenti mura di mattoni e con un antico pozzo.
Adriana continuava a muoversi come fosse un albero, che irrequieto soffre delle violenze che l’uomo infligge sulla natura.
Dalle finestre del piano superiore Alessandra ha gettato una cascata di foglie che è scesa come un rito purificatore sulle nostre teste.
Una bambina, Nina, ha detto con lo stupore dell'infanzia: “sembra una nevicata!”.
Alessandra e Adriana hanno portato tutto il pane all’esterno della Rocca per nutrire gli animali, gli uccelli, come a completare il ciclo della natura. Le foglie e le briciole di pane poi sono state sparse nella terra, lasciate al loro naturale destino.
Grazie Compagnia dello Zukkero, ci avete invitato a vivere un po’ di più a contatto con la natura e con le cose semplici, ma importanti della vita.
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